Ciao SPORTERZ!
Le onde del destino: ok, ma quali?
Prendiamo 2 teorie dalle scienze sociali.
E le applichiamo alle carriere di Mourinho, Ancelotti e Velasco.
La prova del nove è con… Marcello Lippi!
Quando inizia il declino di un allenatore?
O meglio: quanto dura il suo stato di grazia?
Domande difficili. Ogni tecnico è un caso a sé.
Il prof Dean Keith Simonton dell’Università della California (Davis) ha studiato il tema. E ha trovato una risposta: 20 anni.
Dopo due decenni, la curva della carriera inizia a scendere.
Il picco? Intorno al ventesimo anno dall’esordio.
Non succede solo agli allenatori.
Capita a tutti. Fa parte della natura umana.
E poi?
Ci si impegna, si lavora sodo, si lotta.
Ma la curva scende lo stesso.
È il destino di chi non sa reinventarsi.
Qualcuno la chiama "crisi di mezza età".
Altri dicono semplicemente di aver "perso il tocco".
José Mourinho è in questo punto della carriera.
Negli ultimi anni, più polemiche che trionfi.
Il suo genio tattico viene messo in discussione.
Più che un innovatore, è diventato un provocatore.
Forse è incastrato nella "maledizione dell'ambizioso".
Colpisce chi ha sempre cercato l’eccellenza.
Chi non accetta il declino.
Ma non riesce più a innovare.
Il successo diventa insoddisfacente.
Le relazioni umane si logorano.
E il passato ingombrante pesa più delle vittorie.
Dove si collocano i suoi splendidi 20 anni?
Il portoghese inizia nel 1987, a 24 anni, con gli Allievi del Vitória Setúbal.
Nel 1994 è già vice allenatore del Porto.
Quello è il vero esordio.
Se la teoria di Simonton è corretta, il suo picco è databile 2014.
E in effetti, la sua era d’oro è fra il 2003 e il 2010.
Porto (2002-2004): Champions League 2004, due campionati portoghesi, Coppa Uefa 2003. Chelsea (2004-2007): due Premier League, due Coppe di Lega, una FA Cup. Inter (2008-2010): il Triplete con Champions, Scudetto (2) e Coppa Italia. Real Madrid (2010-2013): una Liga, una Supercoppa ma niente Champions. Chelsea bis, Manchester United, Tottenham, Roma: trofei minori, meno frequenti, più tensioni e conflitti.
Dopo lo strapotere e il dominio inizia la parabola discendente.
Lo Special One è più uno Standard One. Di successo. Ma normale.
L'onda lunga della genialità si è esaurita.
Arrendersi? No, mai. Ma bisogna prepararsi.
Arthur C. Brooks, nel libro La seconda onda, spiega cos'è successo.
A Mourinho, come ad altri tecnici, e - ci scommetto - a tanti che stanno leggendo. Dopo la "prima onda" del prof Simonton c'è la “seconda onda” del prof Raymond Cattell descritta in uno studio del 1971.
Bisogna saper danzare sulla cresta e saltare da una all'altra.
La "prima onda" si fonda sull'intelligenza fluida.
Rapidità, innovazione, creatività.
Ma dopo 20 anni serve altro.
Arriva la "seconda onda".
Dove regna l’intelligenza cristallizzata.
Non più brillantezza, ma saggezza.
Non più istinto, ma conoscenza.
Chi la cavalca, prolunga la grandezza.
Non di 20 anni, ma per tutta la carriera.
Ancelotti e Velasco sono due esempi di longevità.
Vincente, selettiva e con un impatto.
La "prima onda" di Carlo Ancelotti si è esaurita nel 2013-2014.
Titoli in Italia, Inghilterra, Francia e varie Champions.
Poi dei passaggi a vuoto, ma ha continuato a vincere.
Ancora Champions, ancora trionfi al Real Madrid.
Julio Velasco è un caso ancora più clamoroso.
Allena dal 1979.
Vince tutto nella pallavolo maschile.
Sfiora l’oro olimpico nel 1996.
Cambia sport e diventa dirigente nel calcio.
Poi torna al volley.
45 anni dopo l’esordio, è ancora in panchina.
Il segreto?
Adattarsi. Non ossessionarsi. Dice:
"Nello sport si pensa troppo a ciò che manca e troppo poco a ciò che si ha. È una filosofia sbagliata"
E l’oro olimpico a Parigi 2024 con le Azzurre è il suo capolavoro.
Qual potrà essere la "seconda onda" per Mourinho?
La nazionale di calcio del Portogallo.
José deve saltare presto.
La “prima onda” si sta esaurendo.
Anzi, si è già esaurita.
Nel 2014 lo disse chiaramente:
"Il Portogallo sarà la mia ultima esperienza da allenatore"
Mi ricordo che lo disse, a giugno 2014.
Era il global football ambassador di Yahoo.
Io ero proprio lì a lavorare come editor.
E per 3 mesi lo intervistavo ogni giorno (video).
Con un team di giornalisti fantastici da tutto il mondo.
C’erano i Mondiali di calcio in Brasile.
La domanda era scontata:
“Mister, ma non hai voglia di allenare una nazionale?”
Ora il momento si avvicina.
Al Mondiale 2026, Martínez guiderà la last dance di Cristiano Ronaldo.
Poi toccherà rivedere la gestione della Seleçao lusitana.
E perché non Mourinho?
Forse con CR7 al suo fianco, nello staff.
O Pepe, Ricardo Carvalho. O Figo.
Senza avere paura di chi può fargli ombra.
I grandi stanno con i grandi.
Lo insegna Velasco con Bernardi e Barbolini in panchina.
"Avere reso felice tanta gente è la massima soddisfazione della mia carriera. [...] E io so che non ci dimenticheranno mai"
Lo ha detto Marcello Lippi a Maurizio Crosetti su Repubblica.
Nel 2006 ha portato l’Italia del calcio sul tetto del mondo.
Esattamente 20 anni dopo il suo debutto in panchina al Pontedera.
José può fare lo stesso.
Può trovare una nuova forma di grandezza.
Può restare lo Special One.
Ma deve scegliere: ossessione o evoluzione?
Se saprà reinventarsi, potrà restare in vetta.
E magari chiudere il cerchio con un ultimo, grande trionfo.
AMA LA MAGLIA
Le canotte indossate da Michael Jordan e Kobe Bryant nelle loro prime partite in NBA saranno messe all'asta da Sotheby's il 12 marzo. La casa d'aste prevede di incassare 20 milioni di dollari stimando il valore di ogni singola maglia a circa 10 milioni.
La canotta di Michael Jordan dei Chicago Bulls è stata indossata il 5 ottobre 1984 a Peoria, Illinois, dove giocò per la prima volta con la franchigia NBA. L’azienda produttrice è la Rawlings, fondata nel 1887 a St. Louis in Missouri.
Quella di Kobe Bryant è quella del suo debutto pre-stagione con i Los Angeles Lakers nell'ottobre 1996. L’azienda produttrice è la Champions, americana, fondata nel 1919.
La divisa da basket più preziosa mai battuta all'asta finora?
Quella indossata da Michael Jordan durante le NBA Finals del 1998, venduta per 10,1 milioni di dollari a settembre 2022.
Su Ama la Maglia, il mio blog dedicato alle divise sportive, ti aspettano 1.500 post con tante storie e curiosità.
🎯 Set POINTZ
Sono aperte le vendite dei biglietti per le Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026. Prezzi che variano da un minimo di 15 a un massimo di 80 euro.
Se non hanno più pane, che mangino frutta. Il Manchester United taglia i pasti gratuiti ai lavoratori dello stadio. Gratis solo la frutta.
Incredibile, ma vero: dopo 49 anni i giocatori di baseball dei New York Yankees potranno dimenticare il rasoio!
La Milano-Sanremo (che parte però da Pavia) dopo 20 anni torna anche per le cicliste.
Una storia di gender data gap nello sport, dalla Serie A femminile alle Olimpiadi.
Il giallo della nuova racchetta nera di Stefanos Tsitsipas. Spoiler: comunque è tornato a giocare bene e a vincere un torneo dell’Atp.
🎾 Match POINTZ
Inizia il mondiale 2025 di Formula 1. Per chi si è perso la cronaca degli ultimi mesi propongo un aggiornamento sulle coppie di piloti per ogni scuderia.
E una riflessione di Formula Passion sulla difficile - molto difficile - stagione che sta per iniziare. Spoiler: regolamento alla mano, forse non vale la pena vincere nel 2025, ma rimandare al 2026.
🙏 THNQZ
SPORTERZ riprende dopo una settimana di pausa che ha sancito la fine dei 6 mesi di prova. Ad agosto mi ero dato un periodo di tempo definito per provare l'esperienza di curare una newsletter su Substack. Grazie per seguire questo progetto.
Riprendo al ritmo bimensile, quindi una settimana sì e una no. Ma ho qualche idea che frulla per la testa per riempire, con dei format nuovi, anche le altre due settimane.