Parigi 2024, a pelle... scorrerà molto inchiostro!
Body art per un club molto esclusivo: quando e come nasce la moda del tattoo olimpico?
Ai Giochi olimpici estivi di Parigi 2024 vedremo 10.500 atleti (donne e uomini in egual numero), 5.084 medaglie, tanta gloria e tanti tatuaggi. Molti arrivano in gara con già la pelle disegnata, altri se ne andranno con un tattoo a tema come ricordo. Da qualche anno è ormai tradizione per gli atleti olimpici , non solo gli olimpionici, di farsi tatuare i Cinque cerchi sulla pelle. C'è un motivo? Sì ed è da cercare nel famoso motto decoubertiniano.
What is this? La parola tatuaggio, in inglese tattoo e in francese tatouage, deriva dal termine tahitiano tatau e descrive la pratica in uso nella Polinesia del XVIII secolo. Il primo a parlarne è stato il capitano inglese James Cook, ma gli storici sono concordi nel far risalire le origini di questa usanza a molto prima dell’invenzione del vocabolo (antiche mummie tatuate lo confermano).
Comunque vada, siamo primi nel medagliere dei tattoo. In Italia ha un tatuaggio il 48% della popolazione. Seguono la Svezia (47%) e gli Usa (46%). A differenza delle altre due nazioni sul podio noi amiamo avere un solo tattoo. Nel dettaglio, l'annuario dell'Istituto superiore di Sanità (Vol. 54, No. 2 del 2018) conta circa 7 milioni di italiani "disegnati". Ma in 6 anni quel numero è sicuramente aumentato.
Prendere il toro per le corna, con gli anelli. Il primo atleta a tatuarsi i Cinque cerchi è stato il nuotatore statunitense Chris Jacobs, classe 1964 dal New Jersey, a Seul nel 1988. La sua ispirazione sono stati alcuni colleghi canadesi che nascondevano sotto il costume dei mini tatuaggi della foglia d'acero, simbolo del paese. Lui aveva già nascosto, sotto la linea del costume, il disegno della mascotte della Università del Texas (il toro Bevo) tatuata al primo anno di corso. Nel relax post olimpico in Corea del Sud, dopo due medaglie nelle staffette, si fa aggiungere i Cinque cerchi tra le corna del toro da un tatuatore delle Hawaii. Seguirà un altro tatuaggio discreto in zona costume sempre con il simbolo olimpico e poi un bel tatuaggione dei cerchi, con tanto di alloro, sul bicipite destro.
"Non sono stato io. E stato lui!". Lo stesso Jacobs però si sfila dall'essere etichettato come inventore della moda del tattoo olimpico. E sposta 20 anni in avanti l'appuntamento con la tradizione grazie a un altro nuotatore e recordman di medaglie: Michael Phelps, che si è fatto disegnare i Cinque cerchi dopo l'avventura a Pechino, in Cina. Tra gli atleti italiani spicca la ginnasta Vanessa Ferrari, una veterana del team Italia, sfoggia forse il tatuaggio più particolare: sulla nuca ha i Cinque cerchi e i loghi delle edizioni alle quali ha partecipato: Pechino 2008, Londra 2012 e Rio 2016. La mitica statunitense Simon Biles, dopo l'argento di Vanessa a Tokyo del 2021, le ha chiesto: "E ora dove lo metti il tatuaggio per i Giochi di Tokyo? Tra il tuo collo e le spalle non c'è più spazio".
Non si sono inventati nulla. Ötzi, conosciuto come “l’uomo venuto dal ghiaccio”, la mummia di un nostro antenato residente sulle Alpi nella zona del Tirolo, era molto tatuato. La pelle si è conservata per 5.000 anni con anche i pigmenti della sua body art. Ma non era il solo: anche due mummie ancora più antiche, trovate nell’Alto Egitto nel 1900, riportano tatuaggi artistici di animali notati nel 2018 con lo studio della pelle.
Souvenir de vacances. I tatuaggi sono proibiti dalla Bibbia e dalla dottrina ebraica. Per la maggior parte dei musulmani rappresentano un haram, un peccato grave, un tabù. Per quanto riguarda i cristiani, i primi pellegrini in Terra Santa nel 1300 circa si facevano tatuare simboli cristiani o la croce di Gerusalemme come souvenir e testimonianza del viaggio. La famiglia Razzouk racconta di essere nel business locale dal 1300.
L'importante è partecipare. Perché la mania del tatuaggio olimpico? Fedeli al motto del barone Pierre de Coubertin "l'importante è partecipare" (in realtà non è farina del suo sacco, ma una frase solo riportata citando la fonte nel 1908 a Londra). Infatti per gli atleti la cosa più importante è qualificarsi per i Giochi. Il loro obiettivo è quello: far del loro meglio per staccare il pass e andare alle Olimpiadi. Poi chiaramente le medaglie sono 3 e per ognuno di loro inizia un'altra avventura. Il più medagliato di sempre è il nuotatore Michael Phelps (quello che avrebbe lanciato la moda del tatuaggio a Cinque cerchi). L'italiano più medagliato è lo schermidore Edoardo Mangiarotti con 13.